Odontoiatria Protesica

Secondo la definizione dell’ ADA (American Dental Association) la “ protesi è la specialità che si occupa della diagnosi, della pianificazione terapeutica, della riabilitazione e del mantenimento della funzione orale, del confort, dell’aspetto e della salute di pazienti le cui condizioni cliniche sono associate alla mancanza e/o inadeguatezza dei tessuti dentali e/o dei tessuti orali e maxillo-facciali attraverso l’uso di materiali biocompatibili.”

La realizzazione di un restauro protesico è influenzata da numerosi fattori, tra cui: lo stato di salute del paziente, il tipo di edentulia, la condizione dei denti residui, la situazione parodontale ed il mantenimento dell’igiene orale, le relazioni occlusali e la funzione orale, la motivazione e le esigenze del paziente. Nella pianificazione del trattamento sono indispensabili un’analisi dei vantaggi, svantaggi e conseguenze a lungo termine del trattamento protesico.

Esistono diversi modi per raggruppare le protesi e si basano su diversi criteri.

In base a particolarità costruttive e funzionali si suddividono in:

Con la protesi fissa è possibile il restauro e/o la sostituzione dei denti con sostituti artificiali che non possono essere rimossi dalla bocca. La decisione di realizzare una protesi fissa su denti naturali dipende in larga misura dal numero, dalla posizione, dalla condizione e dalla struttura di supporto dei denti pilastro e dall’analisi degli spazi edentuli.

Provvede alla sostituzione della dentatura naturale mancante e delle strutture associate dei mascellari per quei pazienti che hanno già perduto tutti i loro denti naturali o i cui denti naturali non sono più mantenibili. Le overdenture consentono ai pazienti destinati a portare una protesi totale di conservare uno o più denti o radici naturali al fine di fornire, almeno temporaneamente, un sostegno ed una stabilità più favorevole per la protesi rimovibile che verrà costruita.

Sostituisce temporaneamente o definitivamente i denti mancanti mantenendo i denti naturali residui come ancoraggio della struttura rimovibile. Si realizza quando il numero e/o la disposizione dei denti residui non sono idonei alla realizzazione di una protesi fissa. La scelta tra una protesi fissa ed una protesi parziale rimovibile dipende in larga misura dal numero, dalla posizione, dalla condizione e dalle strutture di supporto dei denti pilastro e dall’analisi degli spazi edentuli.

Si avvale dell’inserimento di impianti osteointegrati per la realizzazione di dispositivi protesici fissi o rimovibili, sia nelle edentulie totali che nelle parziali e nelle singole. La sostituzione tramite impianti osteointegrati di uno o più denti mancanti è condizionata dalla presenza, originaria o ottenuta tramite metodiche di rigenerazione, di condizione anatomiche (quantità e qualità dell’osso) che permettano l’adeguato posizionamento degli impianti al fine di un risultato quanto più possibile predicibile e duraturo. Gli impianti possono essere utilizzati anche quando il numero o le condizioni degli elementi naturali non sono idonei a sopportare il carico di una protesi fissa.

Basato su un principio semplice, in generale questo trattamento restaurativo consiste nella sostituzione dello smalto dentario tramite una sottile lamina di ceramica che rimane intimamente legata alla superficie del dente. Questo approccio restaurativo, osservato attraverso i parametri biologici e funzionali, comporta risposte biomeccaniche uniche. Attualmente, le faccette in ceramica sono indicate principalmente in due circostanze: (1) per modificare il colore (quando le superfici dentarie naturali non si prestano a trattamenti più conservativi) e (2) per modificare la forma e la tessitura dei denti naturali, potendo essere utilizzate per correggere la lunghezza e l’allineamento dei denti, ridurre o chiudere diastemi e restaurare denti fratturati o con malformazioni e anomalie congenite. Le controindicazioni per le faccette in ceramica si basano sostanzialmente su condizioni occlusali sfavorevoli quali inadeguata posizione del dente, soggetti affetti da bruxismo ed altre abitudini parafunzionali,oltre che sulla mancanza di quantità di uno smalto dentario in grado di garantire un legame duraturo ed efficace.

Ai fini della longevità di un restauro, così come per la salute della dentatura naturale, risultano determinanti una buona pratica di igiene orale, controlli professionali periodici ed una corretta terapia di mantenimento igienico.